Della mia guerra, della mia pace by Anna Prouse

autore:Anna Prouse [Prouse, Anna]
La lingua: ita
Format: epub
editore: HarperCollins Italia

7.

ALBERGHI GALLEGGIANTI

Il viaggio di ritorno fu altrettanto snervante. Non avrei mai pensato che il traffico potesse diventare una questione di vita o di morte. Se non fossi arrivata alla prigione entro le sei, si sarebbe scatenato l’inferno. Nella maggior parte del mondo sarebbe bastata una semplice telefonata. Ma quel che è semplice in altre parti del mondo, non lo è nel Sud dell’Iraq e, se a Baghdad si era ovviato al problema con cellulari con il prefisso di New York, qui eravamo ancora in balia dei segnali di fumo. Ero consapevole che la copertura della rete telefonica era un problema meno urgente rispetto alla fornitura di elettricità e di acqua potabile, ma se non avessi fatto una semplice telefonata a Wade non avrei potuto evitare un incidente diplomatico dalle dimensioni colossali. Scatenare la furia della Quick Reaction Force contro un governatore che era semplicemente bloccato nel traffico non era uno scenario rassicurante. Quando arrivammo alla curva sull’ultimo tratto di strada verso la prigione, le mie ginocchia tamburellavano all’impazzata contro il sedile del povero Ashad. Scorsi i tre Humvee mentre ci avvicinavamo a tutta velocità. Chiesi ad Ashad di lasciarci a debita distanza. Avvicinarsi a un convoglio statunitense su un veicolo dall’aspetto sospetto in mezzo al deserto, dove il traffico automobilistico era inesistente, avrebbe provocato un disastro. I saluti e i ringraziamenti furono affrettati e senza la solita pompa. Tutti e tre i mitraglieri sopra gli Humvee puntavano nella nostra direzione e, appena John e io scendemmo dalla macchina, la Samand sparì a tutta velocità.

«Boss, non sbracciarti per salutare! Potrebbero pensare che tu stia estraendo una bomba da sotto il mantello.» John doveva aver visto più film di me. Le mitragliatrici continuavano comunque a essere puntate su di noi ed era chiaro che Jake e i suoi uomini non sapevano che, sotto quel chador, c’era l’italiana a cui, stranamente, si erano affezionati.

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